Il volontariato organizzato: una straordinaria energia civile.
Il volontariato è un’energia irrinunciabile della società civile e, come ben espresso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è “un patrimonio generato dalla comunità, che si riverbera sulla qualità delle nostre vite, a partire da coloro che si trovano in condizioni di bisogno o faticano a superare ostacoli che si frappongono all’esercizio dei loro diritti”. Senza il volontariato anche le istituzioni faticano a fronteggiare le emergenze e gli anni da poco trascorsi hanno reso evidente a tutti il significato profondo del farsi prossimi agli altri. C’è sempre bisogno di “uomini di buona volontà” che insieme costituiscano reti sociali al servizio dei concittadini e sempre c’è bisogno di una cittadinanza che sia vicina a chi si dedica, per varie ragioni (non ultime la disponibilità di tempo), ad aiutare concretamente gli altri.
E’ necessario non farci trovare impreparati di fronte alle nuove domande sociali e garantire qualità alla nostra democrazia e fra le priorità del nostro vivere civile va riconosciuta la necessità di un’educazione al bene comune. Il volontariato organizzato è per questo una straordinaria energia civile.
Nel nostro territorio caratese i volontari sono tanti e molteplici sono i campi d’azione: dall’assistenza alla protezione civile, dalla cultura al tempo libero, dalla conservazione del patrimonio artistico allo sport non agonistico, dalla ricerca scientifica alla cooperazione, tanti nostri concittadini mettono al centro gratuitamente e nell’interesse generale il proprio tempo e le proprie competenze perché si attui quel cambiamento positivo e propositivo che dà qualità alle nostre vite. Si tratta di un patrimonio prezioso da preservare e diffondere. Mai come oggi questa consapevolezza diviene un’urgenza.
La solidarietà partecipata
Nella nostra diocesi ambrosiana, a partire dagli anni ’80, su indicazione di Caritas Italiana, sono sorti i primi Centri di Ascolto grazie al sostegno dei volontari. Il convegno ecclesiale “Farsi Prossimo” nel 1986 e dieci anni dopo il Sinodo Diocesano hanno segnato la crescita, non solo numerica, di questa esperienza. Oggi operano in diocesi più di 370 Centri di Ascolto collegati a Caritas Ambrosiana.
Sua E.R. Carlo M. Martini (nella lettera indirizzata alla diocesi in occasione del S. Natale del 1989) così scriveva: “La gente ha bisogno di raccontare i propri problemi a qualcuno che li capisca, per sdrammatizzarli, per non sentirsi sola di fronte a situazioni angoscianti, per confrontarsi sui modi di uscirne. I problemi personali, quando non si trova a chi manifestarli, possono diventare giganteschi, paurosi, affievoliscono il senso della vita, soffocano la speranza”.
Il Centro di Ascolto Caritas Ambrosiana di Carate Brianza – Albiate è attivo dal 1998 ed è una realtà promossa dalla nostra Comunità Pastorale Spirito Santo: presso il Centro di Ascolto le persone in difficoltà incontrano operatori e volontari opportunamente preparati ad ascoltarle e poi accompagnarle nell’affrontare le diverse esigenze. Gli operatori e i volontari, dopo aver valutato la situazione, cercano di definire un progetto di aiuto specifico, sostenibile e rispettoso delle potenzialità e della dignità individuale.
L’attività di un Centro di Ascolto promuove, proprio a partire dalla relazione con le persone incontrate, un’interazione con il territorio, per individuare le possibili risposte ai bisogni presentati e sensibilizzare la comunità intera. Il motto della scuola di Barbiana di don Milani era “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia”. Facciamolo nostro.
Il Centro di Ascolto Caritas Ambrosiana di Carate Brianza – Albiate desidera promuovere le proprie attività e far conoscere alla cittadinanza gli operatori e i volontari che sono impegnati, anche a nome dei concittadini, in questo dono di tempo, energie e idee.